CHI È PAN?

Pan era un dio minore, un essere a mezza strada fra il terreno e l’aldilà. Tanto terreno che la parte inferiore del suo corpo era addirittura di una capra, di cui presentava anche le corna. Un essere orribile, al punto che persino la madre, alla sua nascita, si spaventò e lo abbandonò nelle selve, di cui però finì per diventare re e simbolo incontrastato. Vagava per i monti, dove pascolava le greggi e allevava le api. Era un dio perennemente allegro, legato in modo viscerale alla natura .

CHI È IL TEATRO DI PAN?

Beh, sono io che organizzo, gestisco, insegno, scrivo… e tento come meglio mi riesce, di dare visibilità a questo lavoro …ma dire che il teatro di Pan sono io sarebbe un errore. Il Teatro di Pan non esisterebbe mai senza l´energia, la motivazione e l’impegno delle persone che partecipano ai corsi, che hanno scelto il teatro come percorso formativo, che influenzano la mia quotidianità, i mie pensieri, che mi formano a loro volta. Ci formiamo a vicenda, ci scambiamo informazioni sulla vita, siamo compagni di viaggio, noi del teatro di Pan!
Il teatro di Pan sono i tecnici, i costumisti e i truccatori che ci aiutano durante gli spettacoli, sono i miei ex studenti che „vengono a dare una mano“, sono i genitori che fanno i salti mortali per portare i bambini a lezione, per aiutarli ad imparare il testo, che rispondono alle email, sono gli amici o i colleghi con i quali condivido i pensieri, i problemi, sono i “crampi allo stomaco dalle risate” del nuovo gruppo degli adulti del mercoledí sera, sono i segreti piú intimi che ci si scambia durante gli esercizi, durante le improvvisazioni, sono le discussioni sui ruoli, i compromessi, sono la passione e l’impegno che tutti noi ci mettiamo. 

LA MIA FORMAZIONE:

Dopo la laurea magistrale in storia del teatro presso l’Università degli studi di Firenze, dopo qualche workshop ed esperienza teatrale (tra le altre, cito con orgoglio il mitico „Teatro Instabile“ dell´Universita´), molti viaggi e tanti, tantissimi lavori diversi, nel 2006 mi trasferisco a Berlino dove inizio, all’interno di una scuola Europea (deutsch-italienisch) i miei primi progetti di teatro con dei bambini davvero speciali. Grazie a loro, con loro e per loro inizio il mio percorso di pedagoga teatrale che mi porterà poi a terminare qui a Berlino la specializzazione in pedagogia teatrale (Spielleiterin BuT).
In questi anni, precisamente dal 2010, oltre a consolidare la mia formazione con workshop e seminari di Improvvisazione teatrale, pantomima, teatrodanza, pedagogia del movimento e danza, ho lavorato con bambini e ragazzi dai 6 ai 17 anni in tedesco, in italiano o molto spesso in entrambe le lingue, cercando di dare spazio al bilinguismo o alle diversità culturali come fonte inesauribile di ricchezza, ispirazione e creatività, con l’intento di dare una „casa“ a tutte queste diversità: il palcoscenico.

Tra i progetti piú interessanti di questo periodo ci sono :

Labor Epos:
selezionato e finanziato dal Berliner Projektfonds Kulturelle Bildung
www.labor-epos.de
https://www.kubinaut.de/de/suche/?q=erika+tribbioli

Progetto con la Willkommenklasse della Finow-Grundschule

Progetti di classe con le classi della Finow Grundschule, della Schule am Senefelderplatz e Projektwoche al ginnasio Albert Einstein.

Co-regia insieme ad Andrea Chirchio di „Ich selbst zu sein ist eine Art Wahnsinn“ - kleines Bühnenexperiment in drei Akten

Senza elencare i meravigliosi progetti andati in scena regolarmente ogni anno con i numerosi gruppi di teatro !!

Per citarne alcuni:
• Der eingebildete Kranke
• I fantasmi di Bort
• Di qui non si passa
• Sogno di una notte di mezza estate
• Dieci piccoli indiani
• Erdmannstrasse 9
• Il nido del cuculo
• Als die Mädchen den Kopftuch trugen
• Una valigia per pianoforte
• Dinquinesh
• Die Wort- und Kultur-Olympiade
• La guerra dei colori
• U7
• Die Party
• Il bosco incantato
• Il circo frizzantino
• ...

Dal 2015 collaboro con la scuola di teatro Goldoni, presso la quale insegno tuttora recitazione ai miei gruppi „tedeschi“ !
Nel 2020, a causa del Corona, le attività pomeridiane scolastiche sono costrette a fermarsi: é l’occasione di creare (grazie alla passione dei bambini e dei ragazzi) una realtà alternativa che cresce di giorno in giorno: il teatro di Pan.
E dato che la formazione é un processo che non ha mai fine... continuo a cercare, esplorare, sperimentare, affinché la mia pratica teatrale sia sempre viva, ricca di stimoli e di ispirazione per coloro che decidono di farne parte.


Erika Tribbioli 

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